Committente | Comune di Lucca (LU) |
Prestazioni | Attività valutativa del RU - Regolmento Urbanistico |
Gruppo di lavoro | Ing. Roberto Farina, Arch. Elena Lolli, Dott. Urb. Francesco Manunza |
Dati generali |
Superficie territoriale: kmq. 185,53 - Abitanti al 31.03.2011: 85 271 - Circoscrizioni: 9 |
Stato di avanzamento |
Adozione Del. CC 101 dell’ 08/04/2002; Approvazione con Del. CC n. 25 del 16/03/2004 |
L'elaborato S4 del Piano Strutturale ("Relazione: Valutazione effetti ambientali") è organizzato in tre parti: indicatori dello stato dell'ambiente, indicatori di pressione sull'ambiente, politiche di risposta.
Si tratta di un elaborato che sintetizza in modo molto efficace il quadro delle conoscenze sui fattori ambientali; è stato costruito sia attraverso l'attività ordinaria dei soggetti istituzionali preposti alla raccolta e al controllo dei dati ambientali, che più in specifico attraverso le attività tecnico-scientifiche sviluppate in occasione della redazione del PS.
Rispetto ai contenuti delle Istruzioni tecniche regionali, l'elaborato corrisponde a quanto richiesto, anche nella sua articolazione, al punto 2.1: "Individuazione delle risorse del territorio soggette a modificazione che dovranno essere prese in considerazione nella valutazione e modalità per l'analisi del relativo stato di fatto".
Per quanto riguarda gli altri contenuti richiesti dalle istruzioni tecniche all'attività di valutazione, e in particolare:
- Definizione degli obiettivi prestazionali e dei criteri e indicatori per la valutazione degli effetti
- Definizione delle condizioni alla trasformabilità
- Criteri per la valutazione di piani e programmi comunali di settore,
possono essere formulate le seguenti considerazioni.
Per quanto riguarda il primo punto, si rimarca che gli obiettivi prestazionali, pur non essendo stati esplicitati, sono impliciti nelle scelte progettuali effettuate in sede di PSC.
Altrettanto può essere fatto per l'esplicitazione dei metodi (criteri e indicatori) di valutazione degli effetti, e per la individuazione (preliminare) dell'ambito degli effetti, di cui al punto 2.3 delle Istruzioni tecniche.
La definizione delle condizioni alla trasformabilità si presenta invece in modo problematico.
La definizione operata dal PS di Lucca, delle UTOE come ambiti di territorio ai quali assegnare, indirizzi e obiettivi per la pianificazione di dettaglio (RU), costituisce una scelta metodologica forte che si pone in chiaro contrasto con la logica deduttiva "a cascata" esposta nelle Istruzioni regionali al par.3. La sequenza indicata nelle Istruzioni tecniche, che prevede la "definizione delle dimensioni massime ammissibili di insediamenti, funzioni, infrastrutture e servizi" per ogni UTOE, e la definizione analitica, pure per ciascuna UTOE, degli specifici obiettivi prestazionali, dei criteri e dei livelli di compatibilità ambientale, delle azioni di trasformazione necessarie per la tutela e riqualificazione, ecc., appare, allo stato attuale di definizione del progetto di PS adottato, non coerente con l'impostazione progettuale del Piano stesso.
Molto più efficace, in quanto non generica, può diventare invece questa parte dell'attività di valutazione spostata nella fase di redazione del Regolamento Urbanistico, in quanto: sono note le azioni di trasformazione ipotizzate, ed è quindi possibile applicare le istruzioni tecniche nei termini previsti al capitolo 4; è possibile eseguire, insieme ad una valutazione specifica sulle singole trasformazioni, una valutazione di coerenza e compatibilità non più riferita ad ipotesi astratte di carico urbanistico massimo ammissibile (che non ha alcun significato progettuale), ma all'opposto eseguita in base alle effettive politiche, azioni, interventi insediativi e infrastrutturali previsti dal Piano.
La valutazione del Regolamento Urbanistico
La valutazione, ai sensi del capitolo quarto delle istruzioni, deve essere effettuata sulle azioni di trasformazione, vale a dire:
- tutte le azioni di trasformazione che richiedono nuovi impegni di suolo a fini insediativi e infrastrutturali
- i nuovi insediamenti e gli interventi di sostituzione dei tessuti insediativi.
Le valutazioni effettuate sono pertanto quelle previste dal punto 1.5 del cap.4 delle Istruzioni, vale a dire:
- Descrizione dell'azione di trasformazione
- Individuazione delle risorse coinvolte e dell'ambito degli effetti
- Analisi dello stato di fatto delle risorse soggette a modificazione
- Definizione degli specifici obiettivi prestazionali di tutela, salvaguardia e riqualificazione
- Descrizione e stima dei prevedibili effetti dell'azione di trasformazione
- Valutazione dell'azione di trasformazione
- Indicazione delle misure idonee ad evitare, ridurre o compensare gli effetti ambientali negativi.
Prodotti Joomla gallery by joomlashine.com SK_vas_lucca Ambiti di intervento http://95.110.226.209/images/Immagini_schede/vas_lucca/vas_lucca_1_ambiti_intervento.png Progetto relativo all'area dell'EX Scalo Merci, Ex Manifattura Tabacchi, Ex Mercato Ortofrutticolo http://95.110.226.209/images/Immagini_schede/vas_lucca/lucca.png Rilevamento di preesistenze storiche - esempi di schede http://95.110.226.209/images/Immagini_schede/vas_lucca/vas_lucca_3_rilev_prresist_storiche.png
- Rapporti tecnici (ad uso interno all’Amministrazione) mirati ad aspetti specifici della progettazione del Piano
- Relazioni tecniche e documenti cartografici costituenti l’attività di valutazione come sopra descritta (valutazione di specifici interventi e bilanci ambientali estesi ad ambiti strategici significativi del territorio), redatti nei termini previsti dalle Istruzioni Tecniche della Regione Toscana.
Committente | Comune di MARANELLO (MO) |
Prestazioni | Redazione dello studio sulla valutazione di sostenibilità ambientale. |
Gruppo di lavoro | Ing. Roberto Farina, Dott. Urb. Francesco Manunza |
Dati generali | Superficie territoriale: 32,74 kmq - Abitanti al 2005: 15.912 - Centri abitati: 7 |
Stato di avanzamento |
Adottati PSC e RUE con Del.n. 51 del 31/07/2007. Approvato PSC con Del. N. 39 del 28/07/2008 e RUE con Del.n. 22 del 29/05/2008. POC adottato nel 2008 e Approvato il 7 Aprile 2009 con Del. C.C. n. 20. |
Le situazioni critiche di compromissione dei valori ambientali del territorio di Maranello attengono - oggi e per l'immediato futuro - in misura preponderante:
- alla qualità dell'aria, per effetto delle emissioni di polveri totali sospese e di altre sostanze inquinanti dalle aziende aventi autorizzazioni alle emissioni, e per effetto delle emissioni del traffico veicolare;
- inquinamento acustico con situazioni di incompatibilità per commistione di aree produttive con aree residenziali, con particolare attenzione alle problematiche di siti sensibili in rapporto al rumore ambientale;
- alle situazioni di inquinamento delle acque sotterranee (concentrazione di nitrati), e alle conseguenze derivanti dall'emungimento delle falde sotterranee per consumi idrici per un verso, e dall'intensa impermeabilizzazione dei suoli per un altro;
- alla vulnerabilità degli acquiferi all'inquinamento, con rischi di varia natura legati al sistema produttivo;
- alle problematiche di gestione e smaltimento dei rifiuti;
- alla presenza di un patrimonio naturalistico e paesaggistico di valore nel territorio collinare che può essere oggetto di rischi di alterazione;
- al degrado indotto dal traffico sulla viabilità ordinaria, in particolare nelle aree urbane, e connesso decadimento del livello di sicurezza e di qualità ambientale per i cittadini;
- alla perdita di qualità del sistema paesaggio ed alla presenza di situazioni di dismissione di attività economiche in aree urbane e rurali.
I rischi di perdita di qualità e sicurezza nel rapporto abitanti/ambiente sono riferibili:
- al traffico pesante legato alle attività produttive e in generale al traffico di attraversamento delle aree urbane
- alla presenza di alcune aree produttive dismesse
- alle situazioni di conflitto tra aree produttive e ambiti in prevalenza residenziali
- alla perdita di qualità del paesaggio per effetto dell'intensità e delle caratteristiche del processo di urbanizzazione, nonché di alterazioni di varia natura.
La VALSAT preliminare valuta un quadro delle scelte ancora allo stadio di orientamento (Documento Preliminare), per cui, pur avendo presente il percorso metodologico da affrontare, va precisato che allo stadio attuale il grado di maturazione del progetto di piano permette di affrontare solo alcuni dei passi che saranno compiuti alla fine del percorso di valutazione per il PSC. Non è infatti tecnicamente possibile in questa fase di Documento Preliminare svolgere una serie di valutazioni, necessariamente puntuali e quantitative, che saranno quindi approntate solo nella versione di VALSAT associata al PSC.
Nella VALSAT preliminare sono predisposte, seppure in forma ancora assai introduttiva, analisi e valutazioni di cui al punto seguente:
- Quadro complessivo delle interazioni della pianificazione con il sistema primario delle “componenti sensibili”.
Un livello di valutazione consiste quindi nell’esame delle conseguenze dell’attuazione del complesso delle previsioni su ogni singolo sistema ambientale:
1. Aria: inquinamento atmosferico,
2. Acqua: inquinamento e risorse idriche,
3. Energia: consumi ed esaurimento delle risorse,
4. Suolo e sottosuolo: degrado e dispersione di sostanze tossiche,
5. Rifiuti,
6. Natura, biodiversità e paesaggio,
7. Inquinamento acustico,
8. Inquinamento elettromagnetico,
9. Problemi ambientali urbani.
Inoltre si svolge una rassegna metodologica dei possibili indicatori da utilizzare per la VALSAT del PSC. Con tali indicatori saranno espresse le aspettative di evoluzione degli indicatori selezionati per il monitoraggio degli effetti del Piano. Su alcuni degli indicatori individuati, quelli la cui dinamica futura può reputarsi significativamente correlata all’attuazione del Piano, la VALSAT si spingerà a fornire valutazioni sui trend possibili e su eventuali approfondimenti da compiere nel tempo in caso di valori che presentino un andamento imprevisto o comunque anomalo (sarà inoltre proposta una schematica interpretazione su quali altri fenomeni non governabili dal PSC sono comunque in grado di esercitare una certa influenza sugli equilibri ambientali).
Joomla gallery by joomlashine.com SK_vas_maranello Tavola delle criticità e delle opportunità http://95.110.226.209/images/Immagini_schede/vas_maranello/vas_maranello_1.png Particolare della tavola delle criticità e delle opportunità http://95.110.226.209/images/Immagini_schede/vas_maranello/vas_maranello_2.png
Committente | Comune di GUASTALLA (RE) |
Prestazioni | Redazione dello studio sulla valutazione di sostenibilità ambientale. |
Gruppo di lavoro | Ing. Roberto Farina, Dott. Urb. Francesco Manunza |
Dati generali |
Superficie territoriale: kmq 52,56 - Abitanti al 2009: 15.063 - Centri abitati: 4 |
Stato di avanzamento |
Completata la formazione del Quadro Conoscitivo e la redazione del Documento Preliminare e dello Schema Preliminare di Assetto. Chiusa la Conferenza di Pianificazione il 27/02/2007. PSC E RUE adottati con Del. N.8 del 06/02/2008 e approvati con Del. 3 del 08/01/2009. Il POC, adottato nell’Aprile 2009 e approvato nel novembre 2010, è stato sottoposto alla procedura di VAS (Rapporto Preliminare). |
Le limitazioni e opportunità ambientali delineate per il territorio di Guastalla sono principalmente riferibili:
- Agli ambiti territoriali formati da depositi di limi e argille torbose, con copertura superficiale limosa (attitudine edificatoria molto scarsa, drenaggio molto difficoltoso).
- Ai terreni soggetti ad esondazione
- Ai varchi territoriali ancora liberi che impediscono la saldatura tra i nuclei abitati, conservandone la loro identità storica e insediativa
- Alla opportunità di creazione di un corridoio ambientale del fiume Crostolo
- Alle principali emergenze morfologiche naturali, essenzialmente i dossi fluviali, le aree vallive e le “fosse di pianura”
- Alla presenza di un patrimonio naturalistico e paesaggistico di valore che può essere oggetto di rischi di alterazione.
Le criticità dovute alla pressione antropica sono riferibili:
- alle situazioni di conflitto tra aree produttive e ambiti in prevalenza residenziali: insediamenti produttivi incongrui rispetto al contesto territoriale
- alle attività estrattive di cava
- alla presenza di linee elettriche ad Alta Tensione che interessano zone abitate
- alla perdita di qualità del paesaggio per effetto dell'intensità e delle caratteristiche del processo di urbanizzazione, nonché di alterazioni di varia natura.
- al traffico pesante legato alle attività produttive e in generale al traffico di attraversamento del nucleo di Tagliata
- alla perdita di qualità delle acque.
La VALSAT-VAS preliminare valuta un quadro delle scelte ancora allo stadio di orientamento (Documento Preliminare), per cui, pur avendo presente il percorso metodologico da affrontare, va precisato che allo stadio attuale il grado di maturazione del progetto di piano permette di affrontare solo alcuni dei passi che saranno compiuti alla fine del percorso di valutazione per il PSC. Non è infatti tecnicamente possibile in questa fase di Documento Preliminare svolgere una serie di valutazioni, necessariamente puntuali e quantitative, che saranno quindi approntate solo nella versione di VALSAT-VAS associata al PSC.
Nella VALSAT-VAS preliminare sono predisposte, seppure in forma ancora assai introduttiva, analisi e valutazioni di cui al punto seguente:
Quadro complessivo delle interazioni della pianificazione con il sistema primario delle “componenti sensibili”. Un livello di valutazione consiste quindi nell’esame delle conseguenze dell’attuazione del complesso delle previsioni su ogni singolo sistema ambientale: 1. Aria: inquinamento atmosferico, 2. Acqua: inquinamento e risorse idriche, 3. Energia: consumi ed esaurimento delle risorse, 4. Suolo e sottosuolo: degrado e dispersione di sostanze tossiche, 5. Rifiuti, 6. Natura, biodiversità e paesaggio, 7. Inquinamento acustico, 8. Inquinamento elettromagnetico, 9. Problemi ambientali urbani.
Inoltre si svolge una rassegna metodologica dei possibili indicatori da utilizzare per la VALSAT-VAS del PSC. Con tali indicatori saranno espresse le aspettative di evoluzione degli indicatori selezionati per il monitoraggio degli effetti del Piano. Su alcuni degli indicatori individuati, quelli la cui dinamica futura può reputarsi significativamente correlata all’attuazione del Piano, la VALSAT-VAS si spingerà a fornire valutazioni sui trend possibili e su eventuali approfondimenti da compiere nel tempo in caso di valori che presentino un andamento imprevisto o comunque anomalo (sarà inoltre proposta una schematica interpretazione su quali altri fenomeni non governabili dal PSC sono comunque in grado di esercitare una certa influenza sugli equilibri ambientali).
Joomla gallery by joomlashine.com SK_vas_guastalla Scheda di analisi degli ambiti http://95.110.226.209/images/Immagini_schede/vas_guastalla/vas_guastalla_sk.png
Committente | Associazione Valle dell’Idice (BO) |
Prestazioni |
Redazione dello studio sulla valutazione di sostenibilità ambientale. |
Gruppo di lavoro | Ing. Roberto Farina, Dott. Urb. Francesco Manunza |
Dati generali |
Sup. terr.: 35,72 kmq Castenaso, 64,94 kmq Ozzano dell’Emilia, 44,7 kmq San Lazzaro di Savena - Abitanti al 2008: 14.029 Castenaso, 12.542 Ozzano (2009), 30.754 San Lazzaro - Centri abit.: Castenaso 4, Ozzano 5, San Lazzaro 9 |
Stato di avanzamento |
Conferenza di Pianificazione aperta il 18/04/2007 e chiusa il 29/11/2007. Comune di S.Lazzaro: Adozione PSC e RUE con Del. N.23 del 20/05/2008 e Approvazione PSC e ri-adozione del RUE il 7 Aprile 2009 rispettivamente con Del. C.C. n. 27 e n. 28. |
Il documento ValSAT preliminare dei Comuni della Valle dell’Idice segue, dal punto di vista metodologico, la struttura suggerita dalla Circolare n. 173/2000 e si caratterizza per essere un documento di sintesi di ragionamenti e riflessioni condotte già all’interno sia del Documento Preliminare sia del Quadro Conoscitivo.
Dal Quadro Conoscitivo sono state selezionate alcune riflessioni sintetiche necessarie ad evidenziare potenzialità e criticità per i diversi settori sensibili. In modo sistematico, invece, sono stati comparati i tematismi contenuti nella cartografia del quadro conoscitivo, con particolare attenzione alle carte delle criticità, con le corrispondenti previsioni di piano. Questo processo ha consentito di valutare ogni azione di piano in riferimento ai singolo temi trattati nel quadro conoscitivo.
A partire dalle indicazioni reperite sulla normativa di riferimento a scala nazionale e regionale sono stati definiti gli obiettivi generali di sostenibilità del piano valutando contemporaneamente gli effetti, le sinergie e le conflittualità presenti tra le diverse azioni proposte. L’individuazione di macrotemi, che consentono di raggruppare gli obiettivi di sostenibilità in modo coordinato, consente già di evidenziare il principio generale adottato con la presente Valsat. Si ritiene che tali temi (Aria; Acqua; Suolo; Ecosistema; Rumore; Contesto sociale; Energia, risorse e rifiuti) rimandino ad un approccio di tipo olistico che di per sé denota già una volontà di concorrere all’obiettivo della sostenibilità nel modo più esteso ed allargato possibile.
Parallelamente è stata fatta la valutazione delle principali scelte strategiche di rilievo sovracomunale che sono state proposte nel PSC associato dei tre comuni. In particolare sono stati sviluppati primi elementi dello studio di incidenza del SIC “Gessi Bolognesi, Calanchi dell'Abbadessa”.
La valutazione è stata integrata da una proposta di possibili indicatori da utilizzare per il monitoraggio dell’efficacia del piano nel tempo. La scelta di questi indicatori è stata in parte condizionata dalla carenza di dati. Tra i possibili indicatori del livello d’attuazione delle scelte di piano sono stati individuati quelli per i quali è possibile almeno definire lo “stato 0” (stato iniziale prima dell’attuazione del piano) se non un trend.
La Valsat preliminare fornisce infine un contributo concreto alla valutazione delle alternative di piano, attraverso l’analisi delle Suscettività insediative dei contesti periurbani e le condizioni di sostenibilità. Sono considerate le diverse potenzialità, condizioni e limitazioni che i vari settori liberi circostanti i principali centri urbani presentano ad essere interessate da eventuali sviluppi della struttura urbana esistente.
Si tratta di valutazioni di sintesi che assumono come criteri primari di valutazione la salvaguardia dei valori storici, ambientali e paesaggistici del contesto, gli indirizzi, direttive e prescrizioni della pianificazione sovraordinata, l’eventuale presenza di vincoli ostativi o condizionanti dovuti a rischi ambientali, la morfologia della struttura urbana esistente e le linee di coerenza che rispetto a queste vanno conservate ai fini di un ordinato sviluppo urbano, nonché le localizzazioni delle varie aree in rapporto al sistema dell’accessibilità urbana e alle reti tecnologiche.
In questa fase di VALSAT preliminare, per ciascun areale vengono evidenziate le condizioni e criticità principali che possono portare alla determinazione di escludere l’areale stesso dalle successive scelte di Piano. Altre valutazioni vengono rinviate ad approfondimenti di maggiore dettaglio successivi alla Conferenza di Pianificazione, in particolare riguardo agli eventuali adeguamenti necessari al sistema delle reti di urbanizzazione locali, alle eventuali fonti di inquinamento locale, alle esigenze di integrazione del sistema dei servizi di base e alle sinergie possibili con l’assetto dell’attiguo contesto urbano, nonché in relazione alle caratteristiche meccaniche dei terreni (peraltro non dissimili, a un esame generale, da quelle dei contigui terreni già edificati o di possibile edificazione ai sensi del PRG vigente). Queste ulteriori valutazioni potranno essere condotte anche a seguito di una maggiore precisazione dei limiti degli ambiti potenziali per nuovi insediamenti, rispetto agli areali qui considerati.
In sede di riformulazione della VALSAT “definitiva”, ossia a corredo del PSC nel momento in cui sarà approvato, si prevede di adeguare il documento rispetto alle eventuali modifiche apportate a seguito della sua discussione nella conferenza di pianificazione. Si procederà, inoltre, alla verifica degli indicatori rispetto ad opportunità date dal reperimento di nuovi elementi utili al monitoraggio del piano.
Nella VALSAT saranno infine riportate le indicazioni che serviranno nella fase di elaborazione degli altri strumenti urbanistici previsti dalla L.20/2000 per rendere operative le scelte di sostenibilità e le relative mitigazioni. Si produrrà l’analisi dettagliata, per singolo ambito, delle condizioni iniziali dell’ambiente e del territorio interessato dalla trasformazione prevista dal PSC, dei caratteri delle trasformazioni ammesse, delle pressioni ambientali aggiuntive previste e delle mitigazioni necessarie per fronteggiare gli effetti indesiderati delle trasformazioni stesse. E’ il lavoro che dovrà essere svolto nelle Schede relative agli ambiti, che faranno parte delle Norme del PSC.
Joomla gallery by joomlashine.com SK_vas_valleidice Suscettività insediative http://95.110.226.209/images/Immagini_schede/vas_valleidice/vas_idice_1_suscettivita_insediative.png Scheda di analisi di un ambito http://95.110.226.209/images/Immagini_schede/vas_valleidice/vas_idice_2.png
Committente | Provincia di Modena |
Prestazioni | Redazione dello studio sulla valutazione di sostenibilità ambientale. |
Gruppo di lavoro | Ing. Roberto Farina, Dott. Urb. Francesco Manunza |
Dati generali |
Superficie territoriale: kmq. 2.688,65 - Abitanti al 31.12.2007: 677.672 - Comuni: 47 |
Stato di avanzamento |
Affidato dalla Provincia l’incarico per la seconda fase di attività, relative al progetto del PTCP. Adottato con Del.Consiglio n.112 del 22/07/2008 e approvato il 18 marzo 2009 con Del. n. 46 del Consiglio Provinciale. Procedura di VAS svolta, con redazione del Rapporto Ambientale e Dichiarazione di Sintesi. |
Il PTCP è un piano generale che disciplina i modi e le forme di utilizzazione e di tutela di tutto il territorio provinciale con particolare riferimento ai temi di interesse sovracomunali. Costituisce il quadro di riferimento in termini conoscitivi e normativi delle politiche settoriali della Provincia e stabilisce gli obiettivi prestazionali che gli strumenti di pianificazione settoriale del medesimo livello dovranno perseguire.
La Valsat-VAS del PTCP di Modena dapprima precisa l’approccio metodologico utilizzato, con la definizione del contesto regionale, nazionale ed internazionale di riferimento: la Direttiva Europea 42/2001/CE ed il suo recepimento a livello nazionale, la Legge Regionale 20/2000 della Regione Emilia-Romagna ed il Piano Territoriale Regionale dell’Emilia-Romagna. Viene inoltre rimarcato quali sono le differenze tra la Valutazione Ambientale Strategica e la Valutazione di Impatto Ambientale.
In definitiva la ValSAT-VAS assume come modello di riferimento per le sue analisi e valutazione la prospettiva dello sviluppo sostenibile, ove uno dei presupposti della nozione di sostenibilità è l’integrazione della questione ambientale all’interno delle politiche settoriali e generali e dei relativi processi decisionali.
Per la valutazione della sostenibilità delle scelte di piano sono riportati gli obiettivi di sostenibilità della pianificazione di riferimento: indirizzi del Consiglio Provinciale, PTR, Documenti degli Organismi Internazionali (Nazioni unite, Unione Europea), Piano Territoriale Regionale dell’Emilia-Romagna e gli esiti del Processo di consultazione (Forum) tenuto appositamente in vista della formazione del PTCP di Modena.
La Valsat-VAS considera l’attuale situazione del territorio provinciale, ovvero le principali criticità ambientali e territoriali rilevate nel Quadro Conoscitivo.
Sono quindi ripercorse le politiche e le azioni delineate nel PTCP per il conseguimento degli obiettivi, rimarcando quali sono i contenuti e compiti che devono essere assunti dal PTCP di Modena. Le azioni strategiche vengono suddivise in Politiche di tutela, salvaguardia, messa in sicurezza e qualificazione dell’ambiente e Politiche ed azioni per il sistema insediativo, il territorio rurale, le infrastrutture e la mobilità
Un primo scopo della Valsat-VAS è quindi di cogliere le interrelazioni e le congruenze del sistema di politiche ed azioni delineate nel PTCP per il conseguimento degli obiettivi.
In definitiva l’elemento centrale della ValSAT-VAS del PTCP della Provincia di Modena può intendersi spostata più che sul sistema di previsioni, soprattutto sull’efficacia e coerenza dell’attività di orientamento verso la pianificazione sostenibile.
A tale verifica della efficacia operativa di orientamento verso la sostenibilità, la ValSAT deve affiancare valutazioni, soprattutto di carattere quantitativo, sul grado con cui il PTCP si spinge nel compito di tutela delle singole parti e dei sistemi naturali ed antropici del territorio.
Si ricorda che il PTCP della Provincia di Modena disciplina i modi e le forme di utilizzazione e di tutela del territorio provinciale attraverso norme che possono assumere la forma di indirizzi, direttive e prescrizioni. È questa impalcatura complessiva che viene quindi posta a valutazione dalla ValSAT-VAS.
È quindi stato stilato un primo bilancio quantitativo delle superfici sottoposte a tutela dall’apparato normativo del PTCP (norme di tutela e salvaguardia abbinate a perimetrazione cartografica), articolando il bilancio nelle superfici territoriali dei quattro macro ambiti in cui il PTCP ha suddiviso la provincia (Bassa pianura, Area centrale, Fascia pedecollinare, Collina-Montagna).
La Valsat-VAS intende comunque rimarcare alcuni aspetti salienti del progetto di PTCP, che ne configurano la sua sostenibilità:
- Perseguire la biodiversità.
- Le politiche energetiche
- Le politiche per le aree produttive
- Le politiche insediative
- Le politiche sulla mobilità
- Le politiche sulla razionalizzazione dei servizi
La sezione successiva della Valsat-VAS concerne le valutazioni qualitative. Ciò significa dare una prima valutazione del grado di fattibilità delle politiche e delle azioni promosse dal PTCP. Il grado di fattibilità o meglio, la probabilità di successo delle diverse azioni promosse (probabilità variabile a seconda della tempistica richiesta, delle esigenze di risorse, della complessità istituzionale, del grado di cogenza delle norme, ecc.) è un elemento decisivo attraverso il quale si può pervenire ad una stima della efficacia delle strategie e delle politiche presentate. Oltre alle prime valutazioni di sintesi in merito al grado di efficacia potenziale delle politiche e delle azioni previste per il conseguimento degli obiettivi, si dà una valutazione dell’incidenza degli elementi non governabili dal PTCP, inclusa la variabile “collaborazione istituzionale”.
Sono quindi determinati obiettivi quantitativi di miglioramento della qualità ambientale e territoriale (specifici per ciascuno dei principali ambiti applicativi delle politiche del PTCP e di sintesi della qualità ambientale e territoriale), attraverso la selezione di indicatori rappresentativi a cui vengono assegnati livelli di prestazione da perseguire nel periodo temporale di riferimento.
Joomla gallery by joomlashine.com SK_vas_modena Stralci Quadro Conoscitivo e PTCP http://95.110.226.209/images/Immagini_schede/vas_modena/vas_modena_stralci area cispadana.png