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ValSAT (Valutazione di Sostenibilita’ Ambientale e Territoriale) - VAS nel quadro della redazione di PSC e RUE

Committente Comune di Santarcangelo di Romagna (RN)
Prestazioni Redazione dello studio sulla valutazione di sostenibilità ambientale.
Gruppo di lavoro Ing. Roberto Farina, Dott. Urb. Francesco Manunza, Arch. Urb. Diego Pellattiero
Dati generali

Superficie territoriale: 45,19 kmq     -    Abitanti al 2009: 21.320     -     Centri abitati: 8

Stato di avanzamento

Conferenza di Pianificazione aperta il 12.05.2008 e chiusa il 28.10.2008. Il 21 Aprile 2009  con Del. C.C. n. 54 è stato adottato il PSC. Il 12 Febbraio 2010 con Del. C.C. n. 5 è stato adottato il RUE. Approvazione del PSC del 21/07/2010 con Del. n. 22.

   









Dal 2005 Santarcangelo di Romagna è il terzo comune per numero di abitanti della provincia, dopo Rimini e Riccione. Questo recente intensificarsi dei flussi migratori pone all’attenzione il tema della pressione antropica sul complesso dei sistemi ambientali e territoriali. Si è in definitiva registrato una forte crescita dell’urbanizzazione, dell’impermeabilizzazione del suolo, della dispersione insediativa in territorio rurale.

Negli ultimi trent’anni del secolo scorso la superficie agricola totale è scesa dal 77% al 64%. Si è verificato un abbandono delle attività agricole per invecchiamento della popolazione, con rischio di degrado progressivo dell’ambiente e del paesaggio.

Il confronto tra i censimenti 1991 e 2001 evidenzia una performance positiva per le attività economiche di Santarcangelo, che guadagnano 457 addetti in dieci anni, con sensibile crescita delle attività manifatturiere e di quelle commerciali. Un problema consiste nella dimensione particolarmente ridotta delle aziende, nell’esigenza di diffusione dei sistemi di gestione ambientale e di promozione dell’innovazione, della ricerca e del trasferimento tecnologico per migliorare i livelli di competitività delle imprese.

Nel mercato del lavoro i risultati conseguiti da Santarcangelo, in quanto a tasso di occupazione, disoccupazione e di attività, sono tra i migliori della provincia.

Nel settore turistico, nonostante la recente crescita del numero di arrivi e presenze resta non facilmente comprensibile lo scarso appeal di una città e di un territorio che dispongono di evidenti fattori di successo.

Per quanto concerne le criticità ambientali, queste possono farsi risalire alle seguenti tematiche:

-                inquinamento da nitrati delle acque di falda

-                inquinamento dei fiumi Uso e Marecchia

-                superamenti dei valori limite dello stato di qualità dell’aria; è un territorio dove per uno o più inquinanti si ha il rischio di superamento dei valori limite e delle soglie di allarme;

-              ampie zone sono a rischio ambientale per la presenza di aree a vulnerabilità idrogeologica, in quanto aree di ricarica della falda acquifera.

-              esigenze di adeguamento della rete fognaria e della rete idrica

-              forte incremento negli anni recenti dell’incidentalità stradale

A causa della massiccia antropizzazione dell’area vasta, particolare significato assumono le risorse paesaggistiche ed ambientali tuttora presenti nel territorio di Santarcangelo in base agli obiettivi esposti nel Documento Preliminare.

Sono quindi poste in evidenza le modalità delle politiche di tutela e salvaguardia, messa in sicurezza e qualificazione dell’ambiente. Le tavole predisposte pongono all’attenzione i seguenti temi ed elementi: Elementi della rete ecologica (tra cui le aree PAN), Area SIC, sua ipotesi di ampliamento lungo il Marecchia e aree meritevoli di tutela, Zone di particolare interesse paesaggistico ambientale e visuali panoramiche, Aree boschive, Aree collinari e dei crinali, Ambiti fluviali e aree fragili dei fiumi, Ambiti a pericolosità idraulica, Ambiti a vulnerabilità idrogeologica, Ambiti a pericolosità geomorfologica, Risorse storico-culturali, Principali parchi e aree a verde urbano, Recupero e riqualificazione ambientale e messa in sicurezza di cave dismesse.

Per orientare il dibattito tra i cittadini e gli operatori, che possono contribuire alla pianificazione urbanistica con propri contributi e progetti specifici, è stato avviato un programma di consultazioni e una pratica partecipativa e comunicativa organizzata (Forum coordinato Agenda 21 – PSC), predisposte in modo da restituire al tavolo delle decisioni un quadro delle opinioni e delle posizioni diffuse aggregate per tendenze, in modo da “raccontare” la vicenda del piano man mano che va formandosi, dedicando molto spazio all’ascolto del senso comune del territorio. Al di là delle fasi di lavoro istituzionali previste dalla Legge 20/2000, il Comune ha infatti attivato volontariamente tre Forum tematici di consultazione intersettoriale, di supporto al percorso di redazione del PSC.

Nella ValSAT-VAS del Documento preliminare si è ritenuto opportuno avviare la compilazione dello schema dello studio di incidenza, per gli elementi che appaiono già definiti dagli schemi pianificatori proposti, per il Sito di Importanza Comunitaria “Torriana Montebello, Fiume Marecchia”.

Il completamento dello studio avverrà in sede di redazione della ValSAT-VAS del PSC, nel momento in cui tutte le scelte saranno giunte ad un elevato grado di definizione e sarà possibile avanzare delle precise valutazioni quantitative.

Lo Schema Preliminare di Assetto Territoriale del Documento Preliminare non prevede comunque alcun tipo di intervento all’interno dell’area SIC. Le uniche specifiche riportate nello Schema ineriscono la valorizzazione e alla tutela dei luoghi (rete ecologica, piste ciclopedonali, tutele del PTCP).

Si può ritenere che il complesso di politiche e azioni strategiche prefigurate nel Documento Preliminare sia di segno ampiamente positivo per il SIC.

In ultima sintesi, allo stato attuale della definizione delle scelte di PSC da Documento Preliminare, gli elementi primari di attenzione per una verifica della sostenibilità sono i seguenti:
- Ambiti per i nuovi insediamenti
- Ambiti produttivi di espansione e direzioni di sviluppo urbano
- Viabilità di progetto
Per quanto concerne il punto 1., gli ambiti di nuovo insediamento già previsti dal PRG vigente sono tutti o interni al tessuto urbano consolidato o comunque ne sono un evidente completamento in quanto in stretta contiguità. Solo un comparto si configura come una effettiva espansione. Sotto il profilo delle criticità ambientali, oltre a sottolineare l’attenzione ai temi della vulnerabilità idrogeologica per molti di essi, per due di questi va anche segnalata la presenza di aree archeologiche tutelate dal PTCP.

In merito alle direzioni di potenziale sviluppo urbano per funzioni prevalentemente residenziali, va in primo luogo ricordato che la quota massima di residenza aggiuntiva da prevedere attraverso il nuovo PSC dovrebbe essere piuttosto limitata. Per quanto tale obiettivo quantitativo sia contenuto, le possibili opzioni urbanistiche sono assai circoscritte. Le direttrici individuate sono quindi giocoforza quasi obbligate, soprattutto per il capoluogo; ovvero non vi sono alternative urbanisticamente interessanti o credibili anche per la presenza di aree ambientalmente assai problematiche. Ciò non toglie che la direzione di espansione verso sud vada sviluppata con molta attenzione per la presenza di aree a vulnerabilità idrogeologica. Analoghe cautele vanno prese per gli sviluppi previsti a San Martino dei Mulini.

Per quanto concerne il punto 2., dallo Schema non sembrano profilarsi rilevanti modifiche al sistema di aree già previste dal PRG vigente. Anche qui va posta attenzione alla presenza di aree a vulnerabilità idrogeologica. Una certa cautela va dedicata allo sviluppo dell’area di Sant’Ermete, area del sistema collinare e in parte aree di ricarica indiretta della falda.

Per quanto concerne il punto 3., la viabilità intercomunale di progetto, parallela al Marecchia, si sviluppa in zona ambientalmente delicata in quanto area di collegamento ecologico e zona di tutela dei caratteri ambientali di laghi, bacini e corsi d’acqua.

In conclusione, allo stato attuale della determinazione di Piano, in base alle politiche e agli obiettivi sociali, ambientali e territoriali esposti dal Documento Preliminare le scelte definite appaiono quindi non avere alternative praticabili ambientalmente più sostenibili. Resta comunque da verificare con particolare attenzione la definizione di alcune particolari opzioni di sviluppo al fine di risolvere al meglio le criticità in questa sede individuate.

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