Committente | Comune di Forlì | ||
Prestazioni | Progetto del Piano Regolatore Generale; coordinamento dell’attività dell’Ufficio di P.R.G.; coordinamento scientifico delle attività di ricerca e indagine svolte da altri consulenti; svolgimento di indagini e studi (sistema delle aree dismesse, struttura della popolazione e proiezioni demografiche, attività economiche),; consulenza e assistenza tecnica per la stesura delle controdeduzioni | ||
Gruppo di lavoro | RESPONSABILE DI PROGETTO: ing. Roberto Farina; ing. Alessandra Carini, arch. Elena Lolli, dott. Francesco Manunza, ELABORAZIONI CARTOGRAFICHE: Simonetta Scappini, EDITING: Concetta Venezia | ||
Dati generali | Superfcie territoriale.: 228,46 kmq; Abitanti al 2005.: 112.477 | ||
Stato di avanzamento | La Variante Generale è stata adottata il 03/07/2000 e approvata con Delibera di Giunta Provinciale n. 6819/28 del 28/01/2003. | ||
Un nuovo Piano Regolatore finalizzato alla riqualificazione, attraverso la gestione delle grandi trasformazioni urbane (sistema delle aree dismesse, aree ferroviarie) e l’innovazione dei contenuti e delle procedure della pianificazione urbanistica.
Il percorso di lavoro per la redazione del nuovo Piano Regolatore Generale di Forlì si è sviluppato a partire dal settembre 1996 in base ad un programma articolato in tre fasi:
- La prima: analisi preliminare, formazione di un quadro conoscitivo del territorio, evidenziazione dei temi di maggiore rilievo. La fase si conclude con una relazione preliminare, comprendente le linee-guida che hanno costituito gli indirizzi metodologici per la stesura del nuovo piano (presentata nel maggio 1997).
- la seconda: analisi specifiche, con approfondimento delle tematiche di maggiore impegno e costruzione del quadro delle strategie progettuali del nuovo prg, sintetizzate in un documento che abbiamo definito schema direttore del piano (presentato nel giugno 1998).
- la terza: messa a punto grafica e normativa del progetto di prg, con definizione di dettaglio delle soluzioni progettuali, che si conclude con questa presentazione del progetto definitivo, dopo una fase di illustrazione e discussione della bozza di progetto, sviluppata a partire dall’aprile 1999 nelle sedi istituzionali e in quelle politiche, tecniche, economiche e sociali.
La Relazione preliminare è stata anticipata da un importante stralcio, costituito dal documento dal titolo “Le trasformazioni urbane connesse alla riqualificazione del sistema delle aree complesse”, con il compito di fornire, a partire dall’obiettivo di dare anticipazione a due importanti interventi di riqualificazione urbana (aree ex Mangelli e Bartoletti), un quadro di analisi e verifiche preliminari degli effetti connessi alle ipotesi di trasformazione dell’insieme delle “aree complesse”, risorsa e insieme problema centrale del nuovo PRG di Forlì.
Altrettanto significativa è stata l’adozione della Variante di Anticipazione nel quadro delle scelte urbanistiche del nuovo P.R.G.”, che ha consentito, all’interno di un progetto ormai definito sia nelle strategie complessive che nelle scelte di dettaglio, di rendere più spedita l’attuazione di alcuni progetti di riqualificazione e di infrastrutturazione rispetto ai quali erano maturate le condizioni di fattibilità.
Per ciascuno dei grandi temi su cui il nuovo P.R.G. ha inteso definire le modalità con cui costruire il futuro assetto della città e del territorio, i diversi atti progettuali e programmatici citati hanno assunto posizioni documentate, e definito via via i contenuti del progetto urbano (costituito da regole e azioni, norme e progetti) che rappresenta il quadro fisico, ambientale e infrastrutturale delle future trasformazioni della città nel contesto delle scelte di scala provinciale.
Il procedere graduale di questo progetto - che fin dalla prima fase ha comportato confronti e collaborazioni sistematiche con numerosissimi soggetti pubblici e privati coinvolti dalle azioni del Piano - ha garantito la solidità dell’impianto metodologico e la possibilità di far convergere sul progetto di Piano le informazioni, i punti di vista, le esigenze delle Istituzioni e degli operatori pubblici e privati interessati. Queste ultime sono a loro volta le condizioni primarie affinché il Piano si formi concretamente come patrimonio politico e culturale della città, e affinché il progetto - lungi dal presentarsi come proposta estemporanea di un disegno più o meno realistico calato dall’esterno - costituisca il punto di arrivo di un percorso condiviso e documentato di interpretazione, decisione e prefigurazione.
Altrettanto fondamentale è stata, in questo percorso di formazione del piano, la costituzione di un Ufficio del P.R.G., sede di tutte le elaborazioni progettuali, e su cui hanno trovato convergenza e coordinamento gli apporti che si sono succeduti negli anni: da quello della società di consulenza e del responsabile scientifico del progetto, a quelli dei numerosi consulenti e collaboratori chiamati a concorrere con i propri apporti specialistici al programma di indagini, studi e ricerche che costituiscono base fondativa delle scelte di Piano e strumento di conoscenza del territorio forlivese, nucleo di un sistema informativo che ci si deve augurare possa essere aggiornato e arricchito nel tempo e costituire il riferimento per ogni azione di trasformazione del territorio.
Il progetto di PRG è stato selezionato dall’INU Nazionale tra i 10 casi di studio presentati alla Rassegna nazionale svoltasi nel novembre 1999 a Venezia.OIKOS Ricerche ha inoltre svolto lo Studio preliminare: “Le trasformazioni urbane connesse alla riqualificazione del sistema delle “aree complesse” (dicembre 1996), e ha coordinato il programma di attività di ricerca affidata attraverso bandi su 10 temi ad altrettanti gruppi di lavoro selezionati.