Domenica, 22 Dicembre 2024 02:16
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Nuovo PRG (Piano Regolatore Generale)

Committente Comune di GRADARA (PU)
Prestazioni Redazione della Variante Generale al PRG. Redazione di una variante specifica di anticipazione
Gruppo di lavoro RESPONSABILE DI PROGETTO: ing. Roberto Farina, COORD. GEN: ing. Alessandra Carini, ANALISI SOCIO ECONOMICHE E PROIEZIONI DEMOGRAFICHE: dott. Urb. Francesco Manunza, ELABORAZIONI CARTOGRAFICHE/SIT: geom. Antonio Conticello, EDITING: Concetta Venezia
Dati generali Superficie territoriale: 17,52 kmq     -    Abitanti al 2005: 3.361     -     Centri abitati: 3
Stato di avanzamento Adozione della Variante Generale al P.R.G. vigente Del C.C. n. 54 del 22.12.2006; adozione definitiva della Variante generale con le controdeduzioni Del C.C. n. 36 del 27.08.2007. Controdeduzioni ai rilievi formulati dalla Provincia e approvazione definitiva Del C.C. 49 del 21/10/2008.    

 

Comune a spiccata vocazione turistica, Gradara si colloca su un colle (142 m sul livello del mare) al confine tra Marche e Romagna in posizione strategica e dominante. La popolazione residente ha registrato una crescita del 29% negli ultimi 50 anni, con uno sviluppo più contenuto di quello dei comuni limitrofi, sviluppo che ha però subito negli ultimi tre anni una improvvisa accelerazione.

I criteri a cui si è attenuto il processo di redazione della variante sono stati:

- il privilegio assoluto agli interventi di riqualificazione (area dell’ex Fornace a Massignano) e di integrazione del territorio già urbanizzato, sia per limitare al massimo l’ulteriore consumo di territorio, sia per fornire attraverso le opere connesse (parcheggi, aree verdi, attrezzature) ai tessuti urbani esistenti le necessarie dotazioni. Unica eccezione a questa scelta è il nuovo insediamento residenziale a bassa densità di via Mortola, che tuttavia si caratterizza per la finalità di dotare un quartiere di Gradara particolarmente denso e popoloso di un parco urbano e delle attrezzature scolastiche (nuova scuola media) oggi carenti.

- la revisione delle norme di tutela attraverso un approfondimento delle condizioni ambientali del territorio, con particolare attenzione ai fenomeni di dissesto in atto e potenziali, che si sono rivelati ad un’analisi accurata e sulla scorta dei nuovi documenti disponibili anche da altre fonti (PAI) notevolmente più diffusi (anche se non particolarmente critici) rispetto a quanto valutato in passato.

- il rafforzamento della struttura della popolazione e in parallelo del sistema insediativo, assecondando un andamento nettamente positivo registratosi a partire dagli anni ’90, da accompagnare (visto il trend della domanda) con una seria politica di finalizzazione degli interventi da attuare ad obiettivi di qualificazione ambientale e paesaggistica, di dotazione di nuove attrezzature e infrastrutture, di miglioramento della qualità energetica ed ecologica degli interventi, di controllo severo dell’inserimento paesaggistico e della qualità architettonica degli interventi, di promozione di accordi per attuare interventi di valorizzazione economica (in senso turistico e ricettivo) delle straordinarie qualità storico-culturali e paesaggistiche di questo territorio.

In sintesi è stato avviata una nuova fase di un processo di pianificazione che dovrà impegnare l’Amministrazione, gli operatori e i tecnici in un percorso di crescita delle esperienze e della consapevolezza reciproca dell’importanza degli obiettivi e dei requisiti di qualità, inscindibili dagli obiettivi di sviluppo sociale ed economico, ed anzi ad essi strettamente funzionali oggi e in misura crescente nel prossimo futuro.

 
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