Sabato, 21 Dicembre 2024 19:52
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Quadro Conoscitivo, Documento Preliminare, PSC (Piano Strutturale Comunale) e RUE (Regolamento Urbanistico Edilizio) in forma associata

Committente Associazione VALLE DELL’IDICE
Prestazioni Quadro Conoscitivo, Documento preliminare, Schema preliminare di assetto, PSC, VALSAT, RUE
Gruppo di lavoro RESPONSABILE DI PROGETTO: ing. Roberto Farina, COORD. GEN: ing. Alessandra Carini, VALSAT: dott. urb. Francesco Manunza, ANALISI STORICHE: arch. Elena Lolli, COLLABORATORI: Fabio Molinari, ELABORAZIONI CARTOGRAFICHE: geom. Antonio Conticello, EDITING: Concetta Venezia
Dati generali

Sup. terr.: 35,72 kmq Castenaso, 64,94 kmq Ozzano dell’Emilia, 44,7 kmq San Lazzaro di Savena

Abitanti al 2008: 14.029  Castenaso, 12.542 Ozzano (2009), 30.754  San Lazzaro

Centri abit.: Castenaso 4, Ozzano 5, San Lazzaro 9

Stato di avanzamento Conferenza di Pianificazione aperta il 18/04/2007 e chiusa il 29/11/2007. Successiva sottoscrizione dell’Accordo di Pianificazione. Adozione del PSC e del RUE con Del. n.23 del 20 Maggio 2008 C.C. di San Lazzaro di Savena. Approvazione del PSC (Del. n. 27) e ri-adozione del RUE (Del. n. 28) il 7 Aprile 2009. Approvazione del RUE con D.C.C. n° 27 del 08/06/2010.
   








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Il territorio della Valle dell’Idice è stato oggetto a partire degli anni ‘70 di una forte crescita urbana dovuta al decentramento di attività produttive e poi al trasferimento di popolazione in uscita dalla città di Bologna alla ricerca di condizioni abitative a un tempo migliori e più economiche. A questo vasto fenomeno di metropolizzazione del territorio solo in parte è seguito un processo di decentramento delle cosiddette “funzioni di eccellenza” che si sono invece concentrate in città: funzioni terziarie e direzionali, attività sociali, ricreative e culturali più rare e di più larga attrattività. La cintura metropolitana si è così progressivamente connotata da un lato per il peso rilevante delle attività economiche e produttive e dall’altro per la buona qualità abitativa e la buona dotazione di servizi alle famiglie. I tre Comuni dell’Associazione Valle Idice hanno assunto ed oggi condividono questa connotazione territoriale e sociale, anche se nel contempo si sono arricchiti, più di altre parti della cintura bolognese, anche di funzioni attrattive di rilievo metropolitano.

Oggi questi Comuni possono ambire a caratterizzare la propria identità nel contesto della città metropolitana non solo poggiando sui punti di forza tradizionali costituiti dalle attività industriali e commerciali e dalla buona qualità residenziale, ma anche sullo sviluppo delle notevoli potenzialità che il territorio è in grado di mettere in campo per le attività e i servizi legati alla fruizione e godimento delle risorse ambientali, al tempo libero, alla formazione culturale. In questa direzione indirizzano gli esiti del progetto “Terra Idex” ed anche la ricognizione puntuale di tutte le risorse naturali, paesaggistiche, archeologiche e storico-culturali diffuse che è stata effettuata per la preparazione dei PSC. L'Associazione intercomunale "Valle dell'Idice", costituita nel giugno 2001, ha avviato la formazione del Piano Strutturale in forma associata ai sensi dell’art. 9 comma 2 della Legge 20/2000. I tre comuni dell’Associazione hanno sottoscritto con la Provincia di Bologna il 4 settembre 2003 l’accordo territoriale ai sensi dell’art. 15 della stessa legge. La fase di avvio del processo di formazione dei PSC in forma associata ha visto la redazione e approvazione da parte dei rispettivi Consigli comunali, di un documento di indirizzo strategico, denominato Schema Direttore Intercomunale. La spinta verso questa scelta è derivata dalla consapevolezza dei diversi elementi di omogeneità del territorio, sottesa ai caratteri distintivi e identitari di ciascun comune, e dall’individuazione di importanti temi di interesse comune, a partire dalle infrastrutture per la mobilità, il coordinamento delle scelte in materia di aree per le attività produttive, l’omogeneizzazione delle politiche di tutela dell’ambiente e in particolare del territorio rurale, la valorizzazione unitaria delle comuni risorse storiche e paesaggistiche, l’ammodernamento e omogeneizzazione delle politiche e degli strumenti normativi per una crescita urbana equilibrata e di qualità.

Il processo partecipativo che ha accompagnato la redazione dei nuovi strumenti urbanistici è consistito in tre incontri tematici per ciascun comune (Verde e Attrezzature sportive; Spazi Aperti, Funzioni Pubbliche, Luoghi della comunità; Mobilità privata e pubblica, Strade e Piste ciclabili), ed uno collegiale di commento dei risultati, ed ha visto la costituzione di un Forum on-line inteso come spazio di discussione e riflessione allargata sui temi della pianificazione. A San Lazzaro si sono svolti altri due processi di partecipazione dei cittadini su tematiche specifiche: il Laboratorio sulle politiche della casa, per discutere e valutare operativamente l’idea di comunità su cui la città vuole costruire il suo futuro attraverso la pianificazione, e il Laboratorio “Case Andreatta”, laboratorio di progettazione urbana finalizzato al coinvolgimento dei cittadini interessati da programma di riqualificazione dell’insediamento di Mura San Carlo. Il PSC (progettato e adottato insieme al RUE) è fortemente connotato dalla estesa applicazione del principio della perequazione urbanistica, dall’introduzione di scelte di tutela e qualificazione del paesaggio nella logica della sostenibilità ambientale ed energetica, dal forte impulso dato alla riqualificazione urbana, dalle scelte relative alla qualificazione del sistema dei servizi e alle politiche sociali della casa.

 
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