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Quadro Conoscitivo, Documento Preliminare, PSC (Piano Strutturale Comunale) e RUE (Regolamento Urbanistico Edilizio)

Committente Comune di Bellaria Igea Marina (RN)
Prestazioni Quadro Conoscitivo, Documento preliminare, Schema preliminare di assetto, ValSAT, PSC e RUE
Gruppo di lavoro RESPONSABILE DI PROGETTO: ing. Roberto Farina, COORD. GEN: ing. Alessandra Carini, ANALISI STORICA: arch. Elena Lolli, VALSAT e QUADRO CONOSCITIVO: dott. Urb. Francesco Manunza, ELABORAZIONI CARTOGRAFICHE/SIT: geom. Antonio Conticello, EDITING: Concetta Venezia
Dati generali Superficie territoriale: 1828 Ha - Abitanti a 2008.: 18.319
Stato di avanzamento Conferenza di Pianificazione aperta il 10/07/2008 e chiusa il 10 Dicembre 2008.
ADOZIONE: Del. C.C. n. 13 del 28/01/2014
   






La predisposizione del Quadro Conoscitivo preliminare del PSC considera in primo luogo il sistema di relazioni del Comune di Bellaria Igea Marina con i contesti territoriali di riferimento, in particolare con l’area urbana vasta di Rimini e con l’entroterra delle province di Forlì-Cesena e Rimini, avvalendosi in primo luogo dei patrimoni conoscitivi elaborati dalle Province nei rispettivi PTCP.

Le politiche territoriali richiedono infatti di considerare in modo dinamico l'ambito territoriale di volta in volta ottimale per affrontare una problematica; rispetto alle tematiche più significative per Bellaria Igea Marina, sono da considerare temi da inquadrare nel PSC a livelli territoriali non limitati al solo ambito comunale, come premessa alla auspicabile definizione di politiche sovracomunali:

- il miglioramento delle condizioni di mobilità e di accessibilità al territorio, da considerare strategia primaria di qualificazione strutturale, attraverso interventi infrastrutturali e politiche sulla viabilità, il trasporto pubblico, la logistica; al riguardo vanno declinate alla scala locale, d’intesa con la Provincia, le condizioni di coerenza tra le scelte infrastrutturali e di trasporto pubblico definite dal PTCP e quelle di tutela ambientale e paesaggistica a scala di area vasta;

- l’integrazione dei fattori di eccellenza e attrattività presenti e attivabili nei settori del turismo, della cultura e del commercio con l’offerta di servizi e di nuove opportunità di fruizione del territorio, come base per definire politiche di marketing territoriale finalizzate ad un turismo di qualità: realizzazione della Darsena, del Parco temati-co della Musica, valorizzazione del centro commerciale naturale delle aree urbane centrali; i fattori di attrattività vanno inquadrati in una logica di integrazione con l’area di Rimini-Santarcangelo e con quelle dei Comuni della limitrofa provincia di Forlì-Cesena;

- le politiche a sostegno dell’adeguamento e trasformazione delle strutture ricettive e più in generale del sistema delle attrezzature e dei servizi destinati al turismo; tali trasformazioni, oltre che all’adeguamento dell’offerta, devono essere orientate alla riqualificazione urbana, presupposto indispensabile per una nuova stagione di sviluppo turistico;

- la promozione dell’industria manifatturiera con l’offerta di servizi e di nuove opportunità di fruizione del territorio, a sostegno di politiche finalizzate ad uno sviluppo degli investimenti;

- le politiche per il sostegno dell’attività produttiva agricola, per il ciclo produttivo agroalimentare e per la tutela dell’identità e dell’integrità paesaggistica del territorio rurale;

- le politiche per la qualificazione dei servizi, attraverso l’attuazione di un Piano dei servizi scolastici da inquadrare in una strategia territoriale di area vasta, definendo i bisogni, gli obiettivi e le priorità, e che costituisca la base per la successiva for-mazione dei POC in attuazione delle scelte strategiche del PSC; l’integrazione del-le politiche per le dotazioni territoriali, attraverso il concorso di Bellaria Igea Marina alla gestione coordinata dei servizi di livello superiore;

- le politiche abitative a scala locale (area riminese), da relazionare alle dinamiche di mercato e alle scelte insediative e gestionali di livello provinciale; le politiche abita-tive in una logica sovracomunale devono negare la tentazione della “specializzazione funzionale” del territorio, affrontando il problema e definendo un “piano casa” integrato alle diverse scale territoriali appropriate. Occorre in particolare valutare gli effetti combinati dei programmi e delle strategie dei soggetti pubblici e privati coinvolti a vario titolo. Il tema ha riflessi diretti sulle scelte urbanistiche dei singoli comuni, ed in particolare sulla programmazione dei POC che dovrebbe avvenire in futuro in forma coordinata, pena l’acuirsi di tensioni e squilibri;

- le politiche per la tutela ambientale e la qualificazione della fruizione delle aree di valore paesaggistico e naturalistico;

- il bilancio delle risorse idriche e le politiche per la promozione della qualità bioclimatica, del risparmio energetico, dell’utilizzo di risorse energetiche rinnovabili, e in generale per la qualificazione ecologica del territorio. Anche in questo caso è opportuno ricercare il coordinamento delle scelte locali per non rischiare di renderle nel tempo scarsamente efficaci.

 
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