Committente | Comunità montana Cinque Valli Bolognesi |
Prestazioni | Quadro Conoscitivo (sistema socio economico e demografico), Documento preliminare, PSC (dimensionamento) |
Gruppo di lavoro | RESPONSABILE DI PROGETTO per OIKOS Ricerche: ing. Roberto Farina, QUADRO CONOSCITIVO E DIMENSIONAMENTO DEL PIANO: dott. Urb. Francesco Manunza, , ELABORAZIONI CARTOGRAFICHE/SIT: dott. Roberta Benassi, geom. Antonio Conticello, EDITING: Concetta Venezia |
Dati generali |
Superficie territoriale: Pianoro: 107 kmq, Loiano: 52,41 kmq, Monzuno: 65,00 kmq Abitanti al 2008: Pianoro: 17.107, Loiano: 4.428, Monzuno: 6.216 (al 2007) Centri abitati: Pianoro: 16, Loiano: 7, Monzuno: 8 |
Stato di avanzamento |
Conferenza di Pianificazione: apertura il 14/03/2008, chiusura il 3/11/2008. Loiano: adozione PSC: Del. C.C. n. 38 del 23/04/2009, adozione RUE: del. C.C. n. 39 Del 23/04/2009, Monzuno: adozione PSC e RUE: Del. C.C. n. 30 del 20/04/2009, Pianoro: adozione PSC: Del. C.C. n. 44 del 22/04/2009, adozione RUE: Del. C.C. n. 45 del 22/04/2009 Loiano: approvazione PSC: Del. C.C. n. 31 del 07/07/20119, approvazione RUE: Del. C.C. n. 32 del 07/07/2011, Monzuno: approvazione PSC: Del. C.C. n. 90 del 07/07/2011, approvazione RUE: Del. C.C. n. 91 del 07/07/2011 Pianoro: approvazione PSC: Del. C.C. n. 30 del 06/07/2011, approvazione RUE: Del. C.C. n. 31 del 06/07/2011. |
Territorio collinare-montano di prima (Pianoro) e seconda cintura (Loiano e Monzuno) di Bologna, caratterizzato da vigneti, prati e pascoli, castagneti e querceti. Le attività industriali sono un importante elemento dell’economia di Pianoro, mentre turismo e agricoltura sono ancora comparti di rilievo per Loiano e Monzuno. E’ segnato dall’attraversamento di importanti infrastrutture nazionali: Ferrovia "Direttissima" ed Alta Velocità Bologna–Firenze, SS 64 Futa, SS 325 Val di Setta-Val Bisenzio, Autostrada del sole Bologna-Firenze e suo potenziamento (Variante di Valico).
Gli obiettivi che hanno orientato le scelte del Documento Preliminare del PSC dei Comuni di Loiano, Monzuno e Pianoro sono stati definiti con riferimento alle diverse componenti del territorio:
- Promuovere la delocalizzazione delle funzioni produttive incongrue con i tessuti residenziali
- Incentivare il contenimento delle volumetrie negli interventi di sostituzione edilizia e migliorare la qualità del territorio urbanizzato a prevalente matrice residenziale, promuovendo la progettazione sostenibile degli insediamenti
- Orientare l'offerta insediativa residenziale in risposta alla domanda di residenza di qualità e al sostegno della vocazione turistica montana e in base a criteri di mobilità sostenibile, garantendo la coerenza tra sviluppo insediativo, politiche di tutela del sistema peasaggistico-ambientale e agricolo e politiche di tutela idrogeologica e del sistema fluviale
- Minimizzare i rischi di inquinamento derivanti dalla vicinanza fra le possibili sorgenti di inquinamento (strade, ferrovie, aree industriali e commerciali) e gli ambiti residenziali e/o di servizio
- Promuovere la realizzazione di ampie aree boscate di filtro fra le zone residenziali e le zone produttive, potenziare le dotazioni ecologiche e di servizio "dedicate" alle attività produttive, migliorare i collegamenti pedonali e ciclabili con le aree residenziali
- Orientare l'offerta insediativa produttiva, anche al fine di incentivare una mobilità sostenibile per le persone e le merci
- Migliorare il rapporto visivo fra il territorio rurale ed il margine urbanizzato produttivo
- Promuovere il raggiungimento di standard elevati di dotazioni ecologiche e di servizio "dedicate" alle attività produttive
- Razionalizzare il sistema dei servizi (esistenti e da realizzare) a favore di più comuni, potenziare il sistema delle dotazioni territoriali e in particolare l'attuale dotazione di attrezzature di servizio per abitante, con particolare riferimento alle attrezzature scolastiche, in relazione alle previsioni di crescita insediativa, potenziare l'attuale dotazione di verde fruibile per abitante, migliorando la distribuzione delle aree verdi all'interno dei tessuti urbani
- Tutelare la viabilità storica, gli ambiti di particolare interesse storico, gli edifici soggetti alle disposizioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. 42/2004), gli edifici di interesse storico - architettonico classificati dal QC., i Centri Storici e i siti archeologici
- Configurazione del SFM come sistema portante della mobilità pendolare generata dal territorio dei tre comuni, attraverso il riequilibrio modale del movimento delle persone all'interno dei centri abitati
- Completamento e potenziamento del sistema della viabilità extraurbana per favorire il decongestionamento delle infrastrutture esistenti e migliorare l'accessibilità al sistema autostradale
- Rifiuti: promuovere una gestione più sostenibile dei rifiuti prodotti nei diversi settori (residenziale terziario, produttivo, agricoltura) e più in generale dei prodotti di scarto o residui dei diversi processi produttivi o di trasformazione
- Verde: promuovere interventi di salvaguardia e potenziamento della massa arborea esistente
- Incentivare la produzione di energia da fonte solare, da altre fonti rinnovabili o assimilabili alle rinnovabili
- Incrementare la qualità ambientale come fattore sinergico per le politiche agricole e di tutela ambientale
- Promuovere la riqualificazione sia ecologica- ambientale che paesaggistica del territorio attraverso la tutela e l'incremento della biodiversità per uno sviluppo sostenibile
- Rafforzare il ruolo del sistema delle aree di valore naturale e ambientale
- Valorizzare, salvaguardare la qualità del paesaggio rurale sia tradizionale che non, partendo dalle sue componenti strutturali sia di natura fisico-geografica che di natura storico- testimoniale
- Potenziare e qualificare la fruibilità del territorio rurale