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Consulenza generale per la redazione del nuovo PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale)

Committente Provincia di MODENA
Prestazioni Consulenza generale per la progettazione e redazione del PTCP. (Progettista e consul. gen: ing. Roberto Farina)
Gruppo di lavoro RESPONSABILE DI PROGETTO: ing. Roberto Farina, VALSAT: dott. urb. Francesco Manunza, ELABORAZIONI CARTOGRAFICHE: dott. Roberta Benassi, geom. Antonio Conticello, EDITING: Concetta Venezia
Dati generali Superficie territoriale: kmq. 2.688,65 - Abitanti al 31.12.2007: 677.672 - Comuni: 47
Stato di avanzamento

Il 22 Luglio 2008 il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale è stato adottato dal Consiglio Provinciale di Modena, con Del.C.P.n.112. La pubblicazione sul B.U.R. è avvenuta il 13 agosto 2008.

Approvazione il 18 marzo 2009 con Del. n. 46 del Consiglio Provinciale

Approvazione di PSC (Del. C.C. n. 100) e RUE (Del. C.C. n. 101) del 15/12/2010

   

La Variante Generale al PTCP di Modena è stata costruita a partire dalle linee di indirizzo approvate dalla Giunta Provinciale nel luglio 2005. Esse hanno definito il processo di formazione del Piano ed i criteri di programmazione strategica nella selezione delle politiche per il territorio e per il sistema socioeconomico.

In questo senso è stato in primo luogo compito della Provincia definire, sulla base di un Quadro Conoscitivo e interpretativo discusso e condiviso, strategie di assetto e organizzazione del territorio e di tutela dell’ambiente e delle risorse, in una logica di sostenibilità altrettanto condivisa come valore culturale. Questa parte del Piano contiene il quadro delle tutele e degli interventi strategici sull’ambiente, sulle infrastrutture, il sistema insediativo e il sistema economico e produttivo. Alle tutele e strategie è associato un complesso di norme cogenti nei confronti di tutti i soggetti pubblici e privati.

Le politiche di intervento e le azioni attuative sono promosse, in base ad una logica di co-pianificazione che il PTCP assume – attraverso l’operatività diretta degli Enti che le definiscono - a diverse scale di intervento, con responsabilità differenziate in applicazione del principio della sussidiarietà.

Questa seconda parte del Piano non si esprime soltanto attraverso norme cogenti, ma in particolare attraverso progetti e linee di azione a cui la Provincia si impegna a conformare i propri comportamenti istituzionali e sui quali richiede attraverso il PTCP di costruire ai diversi livelli intese coerenti e azioni coordinate con tutti i soggetti interessati.

L’intero percorso di redazione tecnica del Piano è stato sviluppato attraverso l’attività dell’Ufficio di Piano (coordinato dal direttore dell’Area Programmazione e Pianificazione Territoriale e dal consulente generale), mentre la coerenza ed efficacia del progetto sono state validate durante l’intero iter dalla Cabina di Regia, che ha coinvolto in permanenza i responsabili delle Aree interessate dal Piano e – per gli aspetti di competenza - gli altri Enti portatori di ruoli istituzionali e competenze tecniche utili alla definizione del Piano.

Il Forum – strumento di consultazione e partecipazione per la prima volta sperimentato in sede di formazione del PTCP – ha anticipato il coinvolgimento dei soggetti interessati aggiungendo al momento della discussione del progetto (la Conferenza di pianificazione aperta il 26/03/2007 e chiusa il 26/09/2007) una fase di ascolto, confronto e dibattito sui fenomeni, le problematiche, le idee che riguardano il territorio e la società provinciale. L’organizzazione del lavoro – basata su alcune sedute plenarie e sull’attività seminariale di “focus group” tematici – è stata fondamentale per sollecitare e raccogliere apporti di conoscenza e di tipo critico, valutativo e propositivo (fondati sulle esperienze dirette dei partecipanti) indirizzati sulle questioni ritenute di maggiore strategicità e rilievo.

L’attività di progettazione del PTCP è stata organizzata in alcuni settori tematici principali, che a partire dalla fase preliminare si sono orientati entro “percorsi progettuali”, linee di lavoro utili alla finalizzazione dei prodotti e alla verifica di coerenza degli strumenti.

Il Documento Preliminare del Piano contiene gli obiettivi generali di sviluppo e riqualificazione del territorio, e di salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente, e definisce le condizioni d’uso per lo sviluppo sostenibile. Si tratta di un documento di pianificazione strategica, che delinea le coerenze dello strumento con le scelte della pianificazione regionale generale e di settore, e definisce le forme di coordinamento del PTCP con i piani di settore della stessa scala. La ValSAT motiva le scelte del PTCP contenute nel Documento Preliminare, rispetto a possibili alternative, e ne quantifica gli effetti prevedibili, formando un vero e proprio primo bilancio degli effetti attesi per il Piano, da valutare e monitorare anche in fase attuativa attraverso indicatori di efficacia.

I documenti (Quadro Conoscitivo, Documento Preliminare e ValSAT) sono stati rielaborati sulla base degli esiti dell’attività della Conferenza, che ha avuto carattere istruttorio e si è chiusa con le determinazioni conclusive sottoscritte dai partecipanti.

L’Accordo di pianificazione (Del. C.P. 20/2008 del 30/01/2008) tra Provincia di Modena e Regione Emilia-Romagna recepisce le determinazioni concordate in sede di Conferenza, definendo l’insieme condiviso dei contenuti alla base delle scelte pianificatorie. L’intesa così raggiunta tra i livelli istituzionali ha indirizzato la seconda fase di attività, che è consistita nella stesura definitiva degli elaborati del Piano Territoriale di Coordinamento e nella adozione del Piano (Del. C.P.n.112 del 22 luglio 2008), successivamente pubblicato secondo le modalità previste dalla legge.

Particolare rilievo assumono nel Piano il sistema delle tutele (con adeguamento alle recenti disposizioni in applicazione del PTA regionale e della normativa antisismica), le norme sul dimensionamento dei PSC, sulla promozione della riqualificazione urbana e sul forte contenimento del processo di nuova urbanizzazione, le scelte relative al sistema produttivo e alle aree produttive ecologicamente attrezzate, le disposizioni sul coordinamento delle scelte di pianificazione entro ambiti territoriali di riferimento, le scelte sui poli funzionali e le dotazioni territoriali di rilievo provinciale, il governo del territorio rurale, le prescrizioni sulla sostenibilità ambientale degli insediamenti e sulla promozione della sostenibilità energetica, le scelte sulla mobilità con particolare riferimento alla logistica delle merci, al trasporto pubblico e alla mobilità ciclabile, e un complesso di disposizioni attuative relative alle forme di concertazione istituzionale e di monitoraggio e valutazione dell’efficacia delle trasformazioni urbanistiche.

 
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