"Progetta sempre una cosa considerandola nel suo più grande contesto, una sedia in una stanza, una stanza in una casa, una casa nell'ambiente, l'ambiente nel progetto di una città" (E. Saarinen)
Domenica, 22 Dicembre 2024 03:54
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Superficie accessoria

1.       La superficie accessoria è data dalla superficie di pavimento degli spazi di una unità edilizia o di una unità immobiliare aventi carattere di servizio rispetto alla destinazione d’uso dell’unità stessa, misurata al netto di murature, pilastri, tramezzi, sguinci, vani di porte e finestre.

Nel caso di vani coperti, si computano le parti con altezza utile uguale o maggiore a m 1,80.

Per tutte le funzioni si computano, in via esemplificativa, nella superficie accessoria:

        spazi aperti (coperti o scoperti), quali portici e gallerie pedonali (se non gravati da servitù di uso pubblico), ballatoi, logge, balconi e terrazze;

        le tettoie con profondità superiore a m 1,50;

        le cantine poste al piano interrato, seminterrato o al primo piano fuori terra, purché abbiano altezza inferiore a m 2,70;

        i sottotetti che hanno accesso diretto da una unità immobiliare ma non rispettano i requisiti di abitabilità.

         i sottotetti che hanno accesso dalle parti comuni di una unità edilizia, per la porzione con altezza utile maggiore o uguale a m 1,80;

        le autorimesse e i posti auto coperti;

        i vani scala interni alle unità immobiliari computati in proiezione orizzontale, a terra, una sola volta;

        le scale esterne a servizio delle unità immobiliari;

       le parti comuni, quali i locali di servizio condominiale in genere, i depositi, gli spazi comuni di collegamento orizzontale, come ballatoi o corridoi (di accesso alle abitazioni o alle cantine), esclusi gli spazi comuni di collegamento verticale e gli androni condominiali.

2.       Per la residenza la Sa corrisponde alla superficie non residenziale (Snr) di cui all’art. 2 del D.M. 10/5/1977 n. 801.

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